Nella nuvola... nella nuvola una volta trovavi solo le "web email". Lettere, cartoline, foto, documenti, spediti da chissà chi a chissà chi. Lette, mai lette, cestinate, spedite. Le più tristi forse erano quelle "contrassegnate come già lette", destinate a perdersi forse per sempre. Ora la nuvola s'è fatta più affollata...blogs, editor di testo, fogli di calcolo, presentazioni.... interi sistemi operativi con spazi su disco immensi...
E perdersi è diventato sempre più semplice. Cloud computing lo chiamano. Io mi ci son trovato bene, "lost in the cloud"... perso nella nuvola... in fondo son sempre stato con la testa nelle nuvole, quindi trovo il tutto piuttosto accogliente. Un modo per perdersi, dicevo... ma anche per nascondersi, pur sapendo di poter farsi trovare, magari solo da altri esseri abitanti delle nuvole, moderni angeli informatici ben nascosti e chiusi nella propria nuvoletta cibernetica. Soli, forse... persi, forse... ma forse solo momentaneamente isolati in un posto tranquillo e sicuro, dove poter meditare e raccogliere le idee in qualche diario o album di ricordi. Un po' quel che succede (penso succeda a molti) nella comune vita mortale, una volta chiusi in bagno: "tutto il mondo fuori", come in una nota canzone, e finalmente, per qualche minuto, magicamente lontani dalla frenesia del XXI secolo, in una "nuvola" che è un posto tutto tuo. Poco poetico probabilmente (pensando poi a che genere di "nuvola" possa formarsi in una toilette.... hehehe), ma ideale per ricapitolare, e ripartire sereni, una volta scesi a terra.
Fatte le dovute presentazioni... pronti a leggere com'è il mondo visto da un tizio sempre costantemente perso tra le nuvole?
E perdersi è diventato sempre più semplice. Cloud computing lo chiamano. Io mi ci son trovato bene, "lost in the cloud"... perso nella nuvola... in fondo son sempre stato con la testa nelle nuvole, quindi trovo il tutto piuttosto accogliente. Un modo per perdersi, dicevo... ma anche per nascondersi, pur sapendo di poter farsi trovare, magari solo da altri esseri abitanti delle nuvole, moderni angeli informatici ben nascosti e chiusi nella propria nuvoletta cibernetica. Soli, forse... persi, forse... ma forse solo momentaneamente isolati in un posto tranquillo e sicuro, dove poter meditare e raccogliere le idee in qualche diario o album di ricordi. Un po' quel che succede (penso succeda a molti) nella comune vita mortale, una volta chiusi in bagno: "tutto il mondo fuori", come in una nota canzone, e finalmente, per qualche minuto, magicamente lontani dalla frenesia del XXI secolo, in una "nuvola" che è un posto tutto tuo. Poco poetico probabilmente (pensando poi a che genere di "nuvola" possa formarsi in una toilette.... hehehe), ma ideale per ricapitolare, e ripartire sereni, una volta scesi a terra.
Fatte le dovute presentazioni... pronti a leggere com'è il mondo visto da un tizio sempre costantemente perso tra le nuvole?
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